Perché trovare i tuoi clienti con una mappa… se puoi usare il GPS?

analisi della concorrenza - ricerche di mercato

Il sistema old school (che funziona oggi) per conoscere la posizione dei tuoi clienti

“I miei clienti li conosco alla perfezione. So già cosa pensano e cosa vogliono!”

Quante volte ho sentito questa frase, l’ultima delle quali proprio ieri!
Certo, se lavori in un settore da anni ormai hai imparato a capire i gusti e le preferenze dei tuoi clienti. Ci parli ogni giorno, direttamente o attraverso i tuoi dipendenti e collaboratori, e testi continuamente il loro interesse per i tuoi prodotti e servizi.

Ci mancherebbe… ma prova a pensare: questo vuol forse dire che non ti serve trovare dei modi per capirli meglio?

Ti faccio un’analogia: prima che inventassero i GPS, ci muovevamo in auto tranquillamente, no?

Conoscevamo le strade della nostra città ed eravamo in grado di organizzare un viaggio su lunga distanza senza problemi… al massimo fermandoci qualche volta a chiedere indicazioni o a guardare meglio la mappa.

Quando però hanno inventato i navigatori satellitari, li abbiamo adottati più che volentieri… perché ci permettono di muoverci meglio, a colpo sicuro e risparmiando molto più tempo (e litigate sulla direzione migliore!).

Perché quindi non fare lo stesso anche con i tuoi clienti?

Il fatto che in passato le aziende siano sopravvissute anche solo grazie alla conoscenza diretta o presunta dei clienti, non vuol dire che oggi dobbiamo rifiutare gli strumenti più avanzati, nuovi e tecnologici!

Anche perché, se le strade cambiano molto lentamente (anche se come ben sai, cambiano pure quelle!), i gusti e comportamenti dei clienti cambiano oggi alla velocità della luce.

Non è più come una volta, quando le persone andavano a fare acquisti sempre nello stesso negozio e si affezionavano a un brand, a un commesso, etc.

Oggi il mondo è il loro negozio, e il loro brand preferito è quello che riesce a emozionarle, vendendo un’emozione e non più solo un prodotto.

Sembra uno slogan ma c’è più verità di quel che sembra: oggi non indossiamo una maglietta perché abbiamo freddo o perché dobbiamo coprirci.

Oggi indossiamo la maglietta che più è riuscita a farci provare l’emozione che desideriamo: felicità, orgoglio, nostalgia e chi più ne ha più ne metta.

Lo stesso per le cose che mangiamo, per le auto che guidiamo, per il computer e lo smartphone che scegliamo.

Quindi le aziende non possono più permettersi di basare la propria conoscenza dei clienti sull’istinto e su ciò che sapevano di loro in passato.

E non sto nemmeno parlando di lanciare sondaggi, organizzare focus group o dei meeting report compilati controvoglia dai commerciali!

Oggi per fortuna abbiamo dei metodi molto più avanzati, veloci, non invasivi e precisi per entrare nella testa dei nostri clienti e capire cosa pensano.

Con gli strumenti giusti, possiamo ascoltare cosa dicono le persone quando non pensano di essere ascoltate, cioè quando si esprimono liberamente.

Infatti, le persone – e scommetto anche tu! – sono ormai abituate a condividere online i propri pensieri, le proprie foto e ovviamente le proprie emozioni.

Ti faccio qualche esempio, per capirci meglio.

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Quando una donna compra un paio di scarpe nuove, le posta su Instagram per farlo sapere a tutte le sue amiche: scrive come si sente, perché le piacciono, di che marca sono e così via (vedi esempio qui sotto).

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Quando un uomo va a fare sport, in palestra o all’aria aperta, condivide il proprio risultato sui social network, raccontando dove si trovava, quanto si è allenato, e così via.

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Quando una coppia è tornata da un viaggio, racconta ai suoi amici dove è stata e scrive recensioni sui luoghi che ha visitato e suoi problemi che ha avuto, sia attraverso siti fatti apposta per le recensioni, che sui social network, sui blog e così via.

“E le persone poco social, che non hanno voglia di scrivere niente?” Ti starai chiedendo.

Ebbene, non serve essere attivi per lasciare tracce e informazioni utili. Anche solo le preferenze sui social network, come le pagine a cui facciamo “like” su Facebook, dicono moltissimo di noi, dei nostri interessi e delle nostre caratteristiche demografiche.
Ma non solo: quando le persone hanno un dubbio, cosa fanno?
Scommetto che lo hai già indovinato… lo cercano su Google, o su Youtube (il secondo motore di ricerca al mondo!).

Oggi possiamo capire cosa cercano le persone e quindi quali sono i loro dubbi, anche se non sono social ma si limitano a usare Internet per risolvere i loro problemi!

E nel caso in cui non trovino la risposta alle loro domande (o se sono troppo pigri nella ricerca), è probabile che la posteranno online: su siti di domande e risposte, come commento sotto l’articolo di un blog, o come argomento di un forum.
Certo, non ti serve sapere tutto: ti serve sapere ciò che ti aiuta a capire meglio i tuoi clienti, in base alla tua azienda e quali sono i tuoi obiettivi.

Puoi decidere di ascoltare cosa dicono le persone in relazione ai tuoi prodotti, o anche di capire di cosa parla il tuo segmento target, quali sono i suoi interessi e i suoi problemi.

A cosa ti serve l’ascolto della rete? Beh, a tutto direi!

Ti serve se devi pianificare una campagna marketing (e se vuoi lanciare la campagna perfetta!), per sapere quali temi toccare, quale pubblico targetizzare e così via.

Ti è utile per migliorare i tuoi prodotti, scoprendo cosa piace e cosa no, quali sono gli aspetti che funzionano di più dei prodotti e servizi dei tuoi concorrenti, quali sono i problemi delle persone, e così via.

Ti serve per migliorare l’esperienza nei tuoi negozi e per dare armi in più alla tua forza vendita, per scoprire i canali più adatti a raggiungere i tuoi clienti e ottimizzare il tuo budget, e così vi

Tutte le aziende ne hanno bisogno, in misura differente: dall’hotel della cittadina balneare, all’azienda di prodotti agroalimentari tipici, alla catena di supermercati, al brand di moda, alla casa automobilistica internazionale, alle PMI dei più disparati settori manifatturieri.

Pensalo davvero come il passaggio dalle mappe cartacee al GPS satellitare: chi preferisce utilizzare ancora le indicazioni a voce, quando è disponibile la condivisione della posizione via Whatsapp??
Perciò, prima di pianificare la prossima campagna o lanciare la prossima linea di prodotti, assicurati di avere ben chiaro cosa succede nella testa dei tuoi clienti!

Se hai bisogno di aiuto, puoi contattarci cliccando sul bottone qui sotto, così da capire insieme come possiamo aiutarti.

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E ovviamente, se hai domande scrivimi pure nei commenti qui sotto!
Ciao, al prossimo articolo!

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