Media Company Data Driven: creare contenuti grazie alla Market Intelligence

Ogni azienda deve diventare una “Media Company”!

Questa frase negli ultimi anni è stata ripetuta così spesso che non si riesce nemmeno a risalire al primo che l’ha pronunciata. Anzi, diversi CEO e guru del marketing se ne contendono la paternità!

Ciò nonostante, a prescindere da chi sia stato il primo, è la pura verità.

Oggi i prodotti e servizi non bastano più per creare legami continuativi con i propri clienti, i quali, trascorrendo online quasi 6 ore e mezza al giorno (fonte: Global Digital Report 2022), frammentano la loro attenzione su più piattaforme.

Ma quindi come risolvere questo problema? La soluzione sta nel diventare, appunto, una Media Company Data Driven e creare, quindi, contenuti analizzando preventivamente i dati online sul proprio mercato, sui propri concorrenti e sul proprio target.

Leggi anche “Media planning Data Driven: pianifica i tuoi contenuti in modo efficace

Per fare tutto ciò, però, hai bisogno di un metodo specifico. Continua a leggere per scoprire i 4 step chiave!

Ecco perchè anche il tuo business deve diventare una Media Company Data Driven

Come dicevamo prima, oggi è necessario creare esperienze ed essere sempre presenti grazie ai contenuti, distribuiti su tutti i canali digitali (e non solo) in cui si trovano i tuoi clienti target. Stiamo parlando dei social media, delle piattaforme video online, dei podcast, le guide cartacee, e così via.

Ti starai chiedendo: “Ma non basta, quindi, avere un Sito Web o un mio blog ?”

Sarebbe bello ma purtroppo essere presenti solo su un canale di comunicazione non è più sufficiente!

Infatti, le aziende che si basano solo su un sito web e sulla pubblicità tradizionale, sono destinate a restare indietro.

Quindi, cosa dovresti fare?

Innanzitutto: non restare fermo! ⏰ Molte aziende si stanno già attivando!

Pensa che AirBnB, società leader al mondo di prenotazione online per affitti brevi, ha lanciato un magazine cartaceo dedicato al mondo dei viaggi. O ancora Nike, che ha iniziato a finanziare non solo documentari, ma vere e proprie serie tv su Netflix a tema sportivo. Per non parlare di RedBull, che ha fondato RedBull Media House già nel 2016, realizzando da allora più di 600 tra video di eventi sportivi, documentari, serie e anche film. 

magazine cartaceo dedicato al mono dei viaggi lanciato da Airbnb e logo RedBull Media House lanciato nel 2016.

È vero, queste sono grandi aziende. Tuttavia questo discorso vale anche per le Piccole Medie Imprese. 

La dimensione dell’azienda, infatti, non influisce sui benefici che puoi ottenere creando contenuti. Che tu sia grande o piccolo, se riesci a diventare una Media Company Data Driven, potrai:

  • aumentare innanzitutto l’impatto: ti fai conoscere da molte più persone e puoi crearti un pubblico di utenti interessati, riducendo gli investimenti in pubblicità a pagamento.
  • conquistare la fiducia di chi non ti conosce ancora;
  • trasformare i clienti in “fan”;
  • alimentare il passaparola e i referral spontanei.

Ma come fare in pratica? Lo spieghiamo in seguito.

Diventa una Media Company evitando di sprecare risorse e tempo con il nostro metodo Data Driven Content Creation

Anche in questo caso ci vengono in aiuto i dati.

Se sei una PMI molto probabilmente non avrai il budget medio di cui può usufruire solitamente una multinazionale. Tutto quello che produci, quindi, deve essere estremamente focalizzato sull’obiettivo che vuoi raggiungere e deve riuscire ad attirare l’attenzione del pubblico giusto, interessato a quel tema.

Per farlo, alla Central Marketing Intelligence abbiamo elaborato un metodo in 8 passi che abbiamo chiamato “Data Driven Content Creation”, nel quale la creazione dei contenuti è solo al 3° step!

1° passo: definisci gli obiettivi

Prima di lanciarti a capofitto a produrre video, articoli o podcast devi fermarti a riflettere e definire prima di tutto i tuoi reali obiettivi. Questi, come ben saprai, devono essere S.M.A.R.T.

Con questo termine intendiamo tutti quegli obiettivi:

  • Specifici: che dicano esattamente cosa devi fare
  • Misurabili: che diano risultati misurabili
  • Attuabili: realmente raggiungibili
  • Rilevanti: per il tuo business, brand
  • Time-based: da raggiungere in un determinato lasso di tempo

Facciamo un esempio: vuoi creare un articolo per il tuo blog con una guida scaricabile. L’obiettivo S.M.A.R.T. in questo caso potrebbe essere ottenere X download del report nei primi 7 giorni dalla pubblicazione.

2° passo: analisi dei canali

A questo punto devi effettuare un’analisi per individuare i canali più adatti in base a dove si trova realmente il tuo target online. Ti basterà partire da ciò che già hai, senza ricominciare da zero: tutti i cosidetti “asset” che la tua azienda ha generato nel tempo.

Consiglio: qualora tu non lo avessi ancora fatto, ti sarebbe utile creare un elenco di tutti i tuoi asset aziendali. Puoi usare un semplice foglio Drive in cui inserire per esempio:

  • tutti i tuoi canali social
  • il tuo blog
  • newsletter
  • rassegna stampa
  • tutti i contenuti (report, ebook, guide, check list) che hai creato

3° passo: studia il tuo target

A questo punto, devi studiare cosa le persone cercano online. Quali risposte ricercano su Google? Di cosa parlano sui social media? Quali domande fanno nei forum? 

Ad esempio, il tema di questo video nasce dall’aver scoperto che su Youtube ci sono quasi 7 mila ricerche al mese di “media company” e migliaia su “come creare contenuti” per le varia piattaforme.

Partendo da questi argomenti devi creare un vero e proprio Piano Editoriale che nasce, come vedi, guidato dai dati.

3° step: crea il contenuto

Solo a questo punto passi alla scrittura dei testi, creazione delle grafiche, sviluppo dei contenuti in diversi formati, che poi dovrai pianificare e pubblicare.

Per svolgere questa fase puoi sfruttare alcuni tool utili come Canva, Fanpage Karma, Hootsuite etc.

Attenzione! Per arrivare al 3° step è fondamentale aver eseguito con molta precisione la fase preliminare di analisi e definizione degli obiettivi. Altrimenti i contenuti che creerai non saranno abbastanza efficaci da catturare l’attenzione del tuo target!

4° step: monitora i risultati

Non dimenticare l’ultimo fondamentale passo: il monitoraggio dei risultati.

Se ci leggi da un po’, ormai l’avrai capito, tenere sotto controllo i risultati è essenziale per capire se i test che stai facendo funzionano o meno e in caso correggere il tiro.

In questo caso puoi sfruttare le analytics delle singole piattaforme oppure software come Fanpage Karma, Hootsuite etc.

Ricapitoliamo: per diventare una Media Company Data Driven devi…

Ricapitolando, ecco i Key Learning che devi portarti a casa:

  1. per riuscire ad emergere dal rumore di fondo e instaurare con il tuo cliente legami duraturi, non puoi essere presente solo su un canale digital o non;
  2. la soluzione per tutti (non solo per le grandi multinazionali) è diventare una Media Company Data Driven;
  3. i vantaggi di essere una Media Company Data Driven sono molteplici (rivedi il capitoletto “Ecco perchè anche il tuo business deve diventare una Media Company Data Driven”);
  4. diventare una Media Company Data Driven vuol dire creare contenuti efficaci in diversi formati su diversi canali basandosi su un’analisi attenta dei dati riguardanti il proprio mercato, target e i propri competitor;
  5. per riuscire a diventare un’azienda tale, ti basta seguire il metodo Data Driven Content Creation della CMI!
  6. tuttavia, affinchè questo metodi funzioni e tu riesca a creare contenuti realmente efficaci, la fase preliminare di analisi e definizione degli obiettivi è fondamentale!

Per questo motivo, molti imprenditori si rivolgono a noi della Central Marketing Intelligence per supportarli nello sviluppo dei primi step!

Se anche tu, quindi, credi di aver bisogno degli esperti di Big Data della CMI che ti aiutino a diventare una Media Company Data Driven, non perdere altro tempo, contattaci!

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