Le 10 informazioni strategiche che puoi scoprire grazie all’ascolto della rete

informazioni da scoprire con il Social listening

Silenzio! Ascolta: sono sicura che se fai silenzio puoi sentire attorno a te il ticchettio di una tastiera o una notifica di un messaggio ricevuto.

Ecco appunto, il caso vuole che mi sia arrivata proprio ora una notifica da un social network!

Il mondo del Web sembra apparentemente silenzioso e invisibile, ma invece è una babilonia di voci che parlano tutte insieme. Post sui social network, articoli di blog, commenti alla fine degli stessi articoli, messaggi privati, recensioni su Amazon e migliaia di altre tipologie di comunicazioni fluttuano attorno a noi.

E non sono nemmeno invisibili: anzi, come dice il proverbio, “verba volant, scripta manent”. 

Sul Web tutto è scritto, quindi tutto lascia una traccia da qualche parte. Tracce che noi investigatori del web possiamo seguire, intercettando le conversazioni che ci interessano e ascoltando quello che i loro autori volevano dire. 

Queste ricerche di mercato fanno parte del cosiddetto “Ascolto della rete”, ne avrai sentito parlare sicuramente. Si tratta di un’arma potentissima che oggi le aziende hanno tra le mani, perché possono entrare nella testa dei loro clienti senza che se ne accorgano, per scoprire cosa pensano dei loro prodotti e servizi.

In passato per sapere queste cose dovevano far partire sondaggi telefonici e organizzare costosissimi focus group, mentre oggi le informazioni sono a portata di mano. Come una macchina del tempo, ascoltare la rete permette di viaggiare indietro di anni per intercettare quale era stata la reazione a una campagna o come stanno cambiando le preferenze delle persone.

Se ogni azienda si rendesse conto del valore inestimabile di queste informazioni, non potrebbe più farne a meno. 

“Agente 007, perché allora sono ancora così poche le aziende che ascoltano la rete in modo attivo?” Come te, mi sono fatta anch’io questa domanda molte volte.

La risposta è semplice: perché la maggior parte delle aziende non si sono ancora rese conto di cosa potrebbero ottenere, di quanti e quali sono i vantaggi concreti per il loro business.

Per questo ora ti sto scrivendo queste parole. Non ho molto tempo, sono in un momento morto tra una missione e l’altra, ma voglio darti la possibilità di capire quante e quali possibilità offre l’ascolto della rete e dei social network oggi.

Nelle mie ultime missioni ho raccolto le 10 domande strategiche delle aziende a cui noi agenti del web possiamo trovare una risposta ascoltando la rete per loro.

Leggile con attenzione, e se ti renderai conto di non avere la risposta ad almeno 5 di queste domande… beh, allora vuol dire che ti serve un agente che parta in missione per conto tuo!

1) Quante persone parlano della mia azienda a mia insaputa? 

Hai letto tutti i messaggi che ti hanno inviato sui tuoi social network e hai già controllato tutti i commenti e le notifiche. Beh, sarai sorpreso di sapere che non è tutto! Le persone parlano di te anche senza menzionarti direttamente e senza prendersi la briga di scrivertelo sulla tua pagina Facebook.

Ad esempio, pensa a un post su Instagram dove il tuo brand è citato come hashtag o a una domanda in un forum dove hanno sbagliato lo spelling del nome di un tuo prodotto.

Con l’ascolto della rete possiamo scoprire quante sono queste menzioni e quante sono le persone che ne parlano: possiamo darti la fotografia di quanto il tuo brand è chiacchierato online, giorno per giorno.

2) In quali luoghi online si parla della mia azienda (e del mio settore)?

Questa è facile! Starai pensando. So già che ne parlano su alcuni social network come Facebook e Instagram, e che escono delle notizie su di me periodicamente. Se vendi su Amazon, inoltre, sai che ricevi delle recensioni sui tuoi prodotti anche là.

Ad esempio, puoi scoprire che si parla di te su altri social come Tumblr e Youtube, che escono articoli di giornale molto più spesso di quanto pensi e su quali testate in particolare, e che le recensioni sono presenti anche su altri siti minori.

Insomma, possiamo darti la mappa dei canali online dove la tua azienda è più menzionata, per farti capire dove dovresti essere presente più attivamente e quali canali puoi sfruttare per raggiungere i tuoi clienti.

Se vuoi approfondire questo argomento, ho scritto proprio un articolo sul perché sia meglio cercare i propri clienti con un GPS invece che con una mappa!

3) Chi parla della mia azienda? Chi è contento e chi insoddisfatto?

Sono sicura che conosci il tuo target e sai bene chi sono i tuoi clienti.

Ma sai anche che caratteristiche hanno le persone che parlano di te online? Andando più nel dettaglio, sai che caratteristiche hanno quelli che ne parlano in modo positivo, e quali chi invece ne parla male?

Difficile che tu lo sappia, se non stai ascoltando la rete!

Ti racconto un esempio divertente: un’azienda che vende moda per donna pensava che il 100% delle conversazioni fosse di donne. Invece, una percentuale molto alta delle persone che ne parlavano male erano uomini! Non i target diretti, ma chi può influenzare le scelte. 

Se tu fossi una donna e leggessi che un uomo – anche se non lo conosci – scredita un certo brand, saresti felice di indossarlo o penseresti che tutti gli altri uomini potrebbero giudicarti male?

Intercettando gli autori delle conversazioni su di te, noi agenti del web possiamo darti una panoramica su chi sono queste persone, che età anno, se sono uomini o donne… e capire le differenze tra chi parla male e chi invece è contento!

4) Dove sono le persone che parlano di me?

Un altro aspetto strategico è la localizzazione, perché le aziende fanno molta difficoltà a capire realmente dove non riescono ad arrivare e quali mercati sarebbero invece promettenti.

Puoi scoprire ad esempio che in Italia in una certa regione non si parla quasi per niente di te.. e puoi correre ai ripari intensificando le campagne marketing. 

Pensa che una delle chiavi del successo elettorale di Trump è stato riuscire a capire alla perfezione dove negli USA ci fossero certe problematiche, proclamando linee d’azione per risolverle… che a volte sembravano in contrasto con altre proposte in altre zone! Eppure la cosa pare abbia funzionato…

Individuare le zone geografiche dove si parla – e soprattutto dove NON si parla – della propria azienda e del proprio settore è d’aiuto nel focalizzare le proprie campagne e nel prendere decisioni strategiche per entrare in nuovi mercati.

5) Com’è cambiata la mia popolarità nel tempo? Sta aumentando o no?

Il tuo istinto ti dice che oggi più persone conoscono la tua azienda rispetto a qualche anno fa, grazie alle campagne marketing su cui hai investito negli ultimi anni. Ma ci sono davvero più persone che parlano di te?

Ad esempio, confrontando periodi di tempo diversi, possiamo scoprire se il buzz attorno ai tuoi prodotti e servizi è aumentato o è rimasto stabile, scoprendo anche se ci sono stagionalità nelle conversazioni o se c’erano stati dei picchi attorno a qualche evento particolare.

L’ascolto della rete è un feedback immediato per capire se ti stai muovendo nella direzione giusta o meno, ottenendo i risultati per cui stai investendo il tuo budget.

Questa risposta da sola fa la differenza, aiutandoti a non buttare dalla finestra i tuoi soldi! Se vuoi iniziare subito, non perdere neanche il tempo per leggere gli altri punti… vai a questo link e raccontaci su cosa vorresti che indagassimo per te: Inizia subito ad ascoltare la rete!

6) Com’è cambiata la popolarità del mio settore? Quali sono i temi più caldi?

Un altro punto molto interessante: se magari puoi intuire quanto si sta parlando di te, è molto più difficile capire cosa sta succedendo al tuo settore.

Ad esempio, ascoltando le conversazioni su tutti i prodotti e servizi del settore possiamo scoprire che il totale il buzz è aumentato, ma che di certe tipologie di prodotti si parla di più e di altre meno. Questo è molto più comune nella Moda, dove gli argomenti più in vista cambiano molto velocemente. Ma si riscontra anche nella tecnologia, nello sport e nel mondo della televisione.

Il monitoraggio del settore nel suo complesso permette di stare al passo con i cambiamenti e anticipare i nuovi trend, sapendo in anticipo come i temi più interessanti per le persone stanno evolvendo.

7) Sono più popolare dei miei concorrenti?

Chi è il brand primo nella mente dei tuoi clienti? È il tuo, oppure parlano più spesso di uno dei concorrenti?

Ricordo una missione passata in cui abbiamo intercettato il buzz su quattro concorrenti dell’ultimo anno. Abbiamo scoperto che quello con più menzioni, soprattutto sui social network visuali, non era quello che si aspettava l’azienda nostro cliente.

Ascoltare la rete aiuta a confrontarsi con gli altri attori del proprio settore, comparando la propria reputazione e scoprendo in tempo reale se è necessario correre ai ripari, reagendo a iniziative di successo della concorrenza.

Per farti un esempio, ho ascoltato come le persone parlavano dei personaggi del Trono di Spade, la serie tv più chiacchierata di sempre: scopri i risultati in questo articolo.

8) Quali influencer e blogger devo contattare?

Vorresti fare delle attività di influencer marketing, ma pensi che siano costosissime… perché dovresti contattare i blogger e i giornalisti più in vista?

Non è per forza detto: ci sono molte persone mediamente influenti online che sono già pronte a parlare bene della tua azienda, raccontando perché si trovano bene con i tuoi prodotti a chi li segue.

Intercettando le conversazioni positive su di te e il tuo settore e isolando i profili più popolari, hai già a disposizione una lista di persone e blog che possono fare da trampolino di lancio ai tuoi messaggi di marketing.

9) Quali hashtag dovrei usare oggi?

Domanda che forse non ti fai tu in prima persona, ma che è molto importante per chi cura la comunicazione della tua azienda.

Pensa che scegliere l’hashtag giusto può fare la differenza tra raggiungere migliaia di persone, non raggiungere nessuno e – addirittura – avere un impatto negativo. Ti faccio un esempio: un nostro cliente voleva usare l’hashtag #Mediterranean per una campagna, ma in quel periodo era utilizzato per indicare gli sbarchi dei profughi. Tutti i tweet e le immagini associate erano molto negative!

Ascoltare quali sono gli hashtag più virali e – soprattutto – qual’è il percepito attorno ad essi è la chiave del successo di ogni campagna marketing.

10) Cosa pensano le persone del mio testimonial? Funziona o è meglio cambiarlo? È abbastanza visibile?

I testimonial costano, quindi sono certa che sapere che risultati ti stanno portando sia una delle tue più grandi preoccupazioni. Aspettare i risultati di vendita non è però una soluzione, perché spesso sono viziati da altri fattori!

Su questo punto avrei moltissimi esempi. Posso raccontarti di un’azienda della moda con cui avevamo lavorato che aveva coinvolto una testimonial per degli eventi, e che poi l’aveva abbandonata pensando non funzionasse. Bene, tracciando il buzz, quella testimonial da sola aveva generato un quarto delle menzioni dell’intero anno sul brand! 

In un altro caso, invece, quasi tutte le conversazioni che citavano un testimonial di un altro brand erano negative, perché era percepito come non in linea con il posizionamento del brand.

L’ascolto della rete aiuta a determinare l’impatto complessivo di un testimonial, che va aldilà delle interazioni sui post specifici della campagna! Fa uscire inoltre ciò che altrimenti non si vedrebbe, come le critiche e i commenti negativi.

Ora hai capito quali potenzialità ha l’ascolto della rete non solo per il tuo marketing, ma per tutta la tua azienda.

Se nessuno ascolta la rete per te, queste domande rimangono senza risposta… e quel che è peggio, possono essere i tuoi concorrenti a trovare le risposte prima di te!

Bene, ora ti devo lasciare: devo partire per una nuova indagine.

Vuoi che la prossima missione sia per conto della tua azienda?

Compila il form in questa pagina, raccontandoci chi sei e a quali domande vuoi trovare una risposta: Parla con un Esperto di Ascolto della Rete! Prenderemo in analisi il tuo caso e se riterremo che possiamo davvero aiutarti, ti ricontatteremo!

A presto, e come dico sempre… occhi aperti e orecchie tese!

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