Ti sei mai chiesto perché alcune aziende prosperano mentre altre faticano? La risposta potrebbe essere più semplice di quanto pensi.
In questo articolo, ti sveleremo quali sono i 3 errori da evitare assolutamente quando decidi di delegare il marketing della tua azienda.
Capirai perché non basta affidarsi a consulenti esterni e perché da imprenditore è fondamentale mantenere il controllo. Scoprirai anche quali sono i passi da compiere per delegare in modo efficace e raggiungere risultati concreti!
Sei pronto a scoprire i segreti di una crescita aziendale di successo? Allora continua a leggere!
Delegare il marketing: un approccio errato
Nel mondo aziendale, spesso si riscontra un approccio errato nella gestione del marketing, considerato come un’attività da delegare in toto, come si potrebbe fare con la pulizia dell’ufficio o l’ordine delle capsule per la macchinetta del caffè.
Non c’è però mentalità più sbagliata, perché il marketing non è un’attività a sé, bensì il collante tra il prodotto o servizio che vendi e i clienti che ne beneficeranno.
La capacità di raggiungere i clienti non dipende esclusivamente dalla presenza di un sito web o da un post sui social, ma dalla comprensione di chi siano i potenziali acquirenti, quali siano i loro bisogni e quali canali e strategie siano più efficaci per farsi conoscere.
Questa competenza deriva dallo studio dei dati del mercato e della concorrenza e deve essere strettamente connessa ai prodotti e servizi offerti. In gergo, si dice che “non si deve vendere ciò che si produce, ma al contrario, produrre ciò che si vende”, ovvero ciò che risponde alle reali esigenze del mercato.
Nonostante questo sia risaputo, spesso si vedono imprenditori o aspiranti startupper che credono sia sufficiente definire il prodotto/servizio e poi delegare il marketing a un’agenzia digitale o a un consulente.
Questi ultimi, a loro volta, si trovano a dover definire tutto, dal logo all’identità del marchio, fino alla strategia di acquisizione dei clienti e alla definizione delle campagne pubblicitarie, delle offerte e del prezzo.
Sai a cosa porta questo tipo di approccio? Nel migliore dei casi a risultati insoddisfacenti, ma il fallimento è dietro l’angolo: gli imprenditori sono portati a chiedersi disperati perché le loro campagne non funzionano e come risolvere la situazione dopo aver speso l’intero budget di marketing.
È quindi fondamentale adottare un approccio diverso, che preveda una maggiore consapevolezza e un controllo delle attività di marketing, senza mai perdere di vista l’importanza di analizzare i dati del mercato e di adattare la propria offerta alle reali esigenze dei clienti!
I tre errori più comuni nel marketing
Quando si guarda alle attività svolte, spesso si scopre ad esempio:
- che le campagne lanciate sono state avviate senza un’adeguata comprensione del prodotto
- che su Google, le parole chiave selezionate non hanno la reale consapevolezza dei clienti
- che le automazioni di e-mail sono state impostate senza coinvolgere o informare il reparto vendite sulla strategia adottata.
…e così via, verso campagne in sostanziale perdita!
Queste problematiche possono essere ricondotte a tre errori principali che emergono frequentemente quando analizziamo le situazioni dei nostri clienti.
1° errore: sottovalutare l’importanza del marketing
Il primo errore consiste nel ridurre il marketing a un sito web e a qualche annuncio pubblicitario, nella convinzione che basti investire in pubblicità sui social network per acquisire clienti.
O peggio ancora, sperare di trovare l’idea geniale che diventerà virale e attrarrà l’attenzione dei clienti attraverso un video virale.
2° errore: farsi attrarre dalle “sirene tentatrici”
Il secondo errore si verifica quando si cede al fascino delle cosiddette “sirene tentatrici”, ovvero le ultime tendenze del momento.
Che si tratti di aprire un canale su TikTok, partecipare a un evento di settore o assumere microinfluencer, ogni suggerimento da parte di agenzie e consulenti diventa motivo per cambiare completamente strategia.
Purtroppo, questi suggerimenti si basano spesso su opinioni personali e possono essere in conflitto con i tuoi interessi. La maggior parte dei consulenti tende a consigliare ciò che sa fare, piuttosto che ciò che sarebbe realmente utile per il cliente.
3° errore: non avere le basi teoriche
Il terzo errore consiste nell’assenza di basi per comprendere la strategia adottata e i risultati ottenuti. Di conseguenza, si rischia di essere ingannati dalle cosiddette “vanity metrics”, come i like, i follower e i commenti, senza capire il loro reale valore.
E in questo caso se i risultati attesi non vengono raggiunti, il consulente potrebbe addossare la colpa al budget insufficiente, al prodotto che non si vende o alla concorrenza che ha aumentato gli investimenti.
E in tutta questa situazione,quale sarebbe l’unico rimedio? Quello di passare da un’agenzia all’altra entrando in un loop infinito.
E allora qual è la strada giusta?
Quella di comprendere che un approccio efficace al marketing richiede un’attenta analisi delle esigenze dei clienti, una strategia ben definita e un monitoraggio costante dei risultati.
L’obiettivo non dovrebbe essere quello di seguire ciecamente le ultime tendenze o di affidarsi completamente a consulenti esterni, ma di integrare le attività di marketing in modo strategico all’interno dell’azienda, mantenendo sempre il controllo del processo.
La soluzione ai problemi non può essere delegata.
Il vero problema è pensare che saranno gli altri a risolvere i problemi.
Pensare che l’agenzia web o il consulente di marketing saranno coloro che si preoccuperanno di trovare la soluzione ai problemi, come l’acquisizione di nuovi clienti e la differenziazione dalla concorrenza.
Questa mentalità è fuorviante.
Ma attenzione: non stiamo suggerendo di non delegare! La delega è fondamentale. Non puoi fare tutto da solo. Inoltre, le dinamiche digitali come la SEO, i social media, il software e le tecnologie abilitanti sono così complesse che è necessario affidarsi a specialisti.
Il punto cruciale è che, per delegare in modo consapevole, devi compiere tre passaggi fondamentali.

I 3 passi per una delega consapevole
Il primo passaggio consiste nel comprendere che è necessario impostare un sistema di marketing, invece di avere elementi correlati sparsi.
Tutto inizia da un’analisi di mercato approfondita che esamina l’intero panorama competitivo, compresi i concorrenti diretti e indiretti, il cliente target, i suoi driver decisionali e i comportamenti di acquisto.
Solo così puoi capire davvero quali canali utilizzare, quali azioni di mercato intraprendere, quanto budget investire e, soprattutto, quali ritorni sull’investimento aspettarti.
Il secondo passaggio prevede l’acquisizione delle competenze minime per comprendere e gestire le attività.
Come imprenditore, non devi necessariamente diventare un guru o un professionista, ma devi conoscere il ruolo di ogni canale, la differenza tra domanda attiva e latente, cosa sia un funnel di marketing, ecc.
Inoltre, in azienda, è necessario avere qualcuno che si interfacci con i consulenti e che comprenda il loro linguaggio.
Il terzo passaggio coinvolge la conoscenza delle metriche importanti per il tuo caso, come il lifetime value del cliente, tenere un monitoraggio costante dei risultati nel tempo e, soprattutto, capire quali azioni correttive intraprendere di volta in volta.
Infatti, è buona norma avere consulenti indipendenti rispetto a coloro che si occupano di marketing, al fine di evitare conflitti di interessi. In questo modo, non si confonderanno mai gli obiettivi con le strategie.
Tutto inizia, ovviamente, dall’analisi dei dati, ma poi ti devi concentrare solo su ciò che è veramente importante, su ciò che ha dimostrato di generare risultati per il tuo business.
Devi eseguire test rapidi e non investire mai l’intero budget prima di aver verificato se una certa strategia funziona nel tuo caso specifico.
Seguendo i 3 passi e questi consigli, puoi ottenere una delega consapevole ed efficace.
La morale della storia è che, sebbene sia importante delegare alcune attività di marketing a professionisti esterni, devi mantenere il controllo e la visione d’insieme.
Solo così eviterai sprechi di budget e potrai correggere tempestivamente la rotta.
Delega sì, ma con consapevolezza e senza mai perdere di vista la meta finale: far crescere la tua azienda.




Tutto molto molto interessante, una newsletter da leggere dall’inizio alla fine
Grazie degli ottimi consigli
Buona domenica
Grazie mille Paula!