Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo di fare ricerca di mercato (e come la stiamo integrando anche noi)

L’intelligenza artificiale sta passando da tecnologia emergente a componente concreta della nostra quotidianità. La troviamo nella sanità, nei trasporti, nell’istruzione, nei servizi finanziari. È una trasformazione silenziosa ma profonda, che sta riscrivendo il funzionamento di interi sistemi. 

Anche il mondo aziendale ne è investito: l’AI entra nei processi, li semplifica, li accelera, li rende più intelligenti. 

Un esempio concreto è proprio quello delle ricerche di mercato, dove la quantità e la complessità dei dati rende l’AI uno strumento prezioso per lavorare meglio, più velocemente e con maggiore profondità.

Ma cosa può fare davvero l’AI per chi si occupa di analisi strategica?

Tre ambiti in cui l’AI migliora le ricerche

Raccolta dati più rapida e mirata
L’intelligenza artificiale permette di setacciare fonti, dati online e documenti in tempi molto ridotti. Questo rende più veloce la fase esplorativa e aumenta la quantità e la qualità delle informazioni disponibili fin da subito.

Analisi più veloce e approfondita
Modelli AI ben addestrati sono in grado di elaborare grandi volumi di dati, individuare tendenze, segnali di cambiamento e anomalie. Questo consente agli analisti di avere una visione più ampia, chiara e aggiornata del contesto di mercato.

Scoperta di pattern e insight strategici
Uno dei veri punti di forza dell’AI è la capacità di individuare connessioni tra dati apparentemente distanti, offrendo spunti utili alla costruzione di strategie più mirate e flessibili.

Anche noi in CMI stiamo sperimentando nuove integrazioni

Con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’efficacia del nostro lavoro di analisi, stiamo integrando l’intelligenza artificiale all’interno dei nostri processi. Abbiamo sviluppato uno Smart Assistant interno, progettato per affiancare il nostro team nella fase di intelligence.

Questo agente AI non sostituisce il lavoro degli analisti, ma lo potenzia: permette di risparmiare tempo nelle fasi operative, liberando risorse per la parte più strategica e interpretativa del lavoro.

Un progetto sostenuto dal contributo PR FESR FVG

La prima fase del progetto di integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi di ricerca di CMI è stato realizzato con il contributo PR FESR FVG pari a 21.026,70 euro, di cui il 40% cofinanziato dall’Unione Europea.

L’iniziativa ha l’obiettivo di innovare le attività interne di Arcadya Srl, valorizzando il patrimonio informativo, migliorando l’efficienza dei processi e rafforzando la competitività aziendale.

In particolare, il progetto ha previsto lo sviluppo di un assistente virtuale avanzato, basato su AI generativa, capace di supportare il team nelle attività di intelligence attraverso automazione, analisi predittiva, personalizzazione dei flussi e generazione di contenuti.

Gli obiettivi principali del progetto sono:

  • snellire i processi interni,
  • valorizzare il patrimonio informativo aziendale,
  • migliorare la competitività,
  • supportare vendite e customer care,
  • incrementare il fatturato in modo sostenibile.

Un passo concreto verso un modello di ricerca più evoluto, capace di unire la precisione della tecnologia con il valore dell’analisi umana.

Verso un nuovo standard di ricerca

L’intelligenza artificiale non è una moda. È un cambiamento strutturale nel modo di gestire e interpretare le informazioni. In CMI crediamo che il valore dell’AI emerga davvero quando viene messo al servizio delle competenze umane, e non al loro posto.

Questo è solo l’inizio. Continueremo a esplorare, testare e sviluppare soluzioni che ci permettano di offrire ricerche sempre più intelligenti, utili e orientate all’azione.

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